Magazine Dichecibo6.it

Navigation
  • Italiano
    • English (Inglese)

Articoli recenti


  • Incontro con lo chef MASSIMO BOCUS
  • AMARE IL VINO” 3° PARTE
  • I cammini del sale
  • Natural body building e alimentazione bilanciata
  • Le tecnologie aerospaziali a supporto dell’Agricoltura 4.0
  • Morituri te salutant
  • La Sicilia e il cibo, che bello contaminare in questo mare…
  • Prefazione – 2023
  • Numero Sette 2023-02-15
  • Numero Sei 2021-08-02
  • Numero Cinque 2021-03-22
  • Numero Quattro 2020-06-15
  • Numero Tre 2020-03-16
  • Numero Due 2019-12-09
  • Numero Uno 2019-09-20
  • Numero Zero 2019-05-01
  • Redazione
  • Privacy Policy
  • Cookie Policy
info@dichecibo6.it
instagram
facebook

Trimestrale Num.R.G.2728/2019 - num.reg.Stampa 6093 in data 28/02/2019 presso il Tribunale di Firenze

Copyright © Magazine Dichecibo6.it. 2023 • All rights reserved.

Hydra WordPress Theme by EckoThemes.

Published with WordPress.

Related Articles

Filter by Category

  • Cibo e Storia(20)
  • Cibo e Società(16)
  • Interviste(12)
  • Cibo e Arte(9)
  • Cibo e Scienza(5)
  • In Vino Veritas(5)
  • L'uomo e il Cibo(3)
  • Cibo e Innovazione(3)
  • Cibo e Giovani(3)
  • Cibo e TRAVEL(2)
  • Editoriale(1)
  • Cibo, Biologia e Nutrizione(1)

Filter by Author

  • Agnese Raucea (2)
  • Alice Dini (2)
  • Andrea Battiata (2)
  • Anna Cafissi (13)
  • dichecibo6? (4)
  • Carlotta Fonzi Kliemann (2)
  • Chiara Murru (2)
  • Denata Ndreca (2)
  • Fiamma Domestici (14)
  • Francesca Cialdini (2)
  • Franco Banchi (22)
  • Giovanna Frosini (2)
  • Ilaria Loli (2)
  • Ilaria Persello (18)
  • Luca Galantini (8)
  • Marco Maldera (6)
  • Marta Mariotti (2)
  • Massimo Bartoli (2)
  • Monica Alba (2)
  • Nicoletta Arbusti (33)
  • Paolo Baracchino (6)
  • Rossana Gravina (2)
  • Sasha Perugini (2)
  • Silvia Ciappi (2)
Back to Latest Articles
Editoriale

Prefazione – 2023

Prefazione Un magazine “contemporaneo” si nutre di dinamismo e vitalità, percepisce al volo gli input delle lettrici e dei lettori, si trasforma dando sempre il meglio. Insomma,...

Posted on 30th Gennaio 2023 by Nicoletta Arbusti

Cibo e Giovani

A TAVOLA CON IL CIELO

4 A Liceo scientifico (astronomico) – Gobetti-Volta, Bagno a Ripoli (Firenze)* L’universo che ruota intorno al cibo ed ai conviti rinascimentali ha sempre avuto un...

Posted on 22nd Marzo 2021 by dichecibo6?

Cibo e Innovazione

Food Tech, le implicazioni tecnologiche della gastronomia

Durante le classiche pause pranzo in ufficio, cene con gli amici o brunch domenicale, quante volte capita di pensare alla tecnologia associata al pasto che stiamo assaporando? Se...

Posted on 22nd Marzo 2021 by Marco Maldera

Cibo e Storia

ILDEGARDA DI BINGEN ED IL PANE DEGLI ANGELI

Le sottigliezze della natura e la salute Lungo il fiume Reno, nel tratto che separa Assia e Renania Palatinato, fra declivi pieni di vigne, castelli alteri, piccoli borghi dai...

Posted on 22nd Marzo 2021 by Franco Banchi

Cibo e Storia

Funghi commestibili e Amanite mortali. L’ultimo banchetto dell’Imperatore Claudio.

“Autunno. Già lo sentimmo venire/nel vento di agosto,/ nelle piogge di settembre/torrenziali e piangenti..”. : così Vincenzo Cardarelli cantava questa straordinaria...

Posted on 22nd Marzo 2021 by Anna Cafissi

Cibo e Storia

A 700 anni dalla morte, il cibo in Dante Alighieri: tutto ebbe inizio con “grosse lamprede”…

“Grosse lamprede, o ver di gran salmoni, aporti, lucci, sanza far sentore. La buona anguilla non è già peggiore; alose o tinche o buoni storioni. Torte battute o tartere o...

Posted on 22nd Marzo 2021 by Ilaria Persello

Interviste

Il vino e il marketing al tempo del Covid19

Intervista a Enrico Chiavacci, Marketing Director at Marchesi Antinori. Tempo di Covid19! Quindi, intervista a distanza al Dr. Enrico Chiavacci, Marketing Director di Marchesi...

Posted on 15th Giugno 2020 by Nicoletta Arbusti

Cibo e Società

Gastro-diplomazia: quando la cucina si trasforma in diplomazia

L’utilizzo della cucina nazionale e dei prodotti tipici locali è sempre stato un’efficace forma di diplomazia culturale per proiettare l’immagine del paese a livello...

Posted on 15th Giugno 2020 by Marco Maldera

Cibo e Storia

L’EBBREZZA “FATALE” DEL GRANDE ALESSANDRO

Ai primi di giugno ricorreranno più di 2300 anni dalla morte di Alessandro Magno; il re macedone scomparve infatti nel 323 A.C. a soli 32 anni dopo una brevissima...

Posted on 15th Giugno 2020 by Anna Cafissi

Cibo e Storia

MARSILIO FICINO: cibo ed ottimismo terapeutico

SCALARE IL CIELO IN SALUTE Il grande filosofo umanista Marsilio Ficino, la cui Accademia nobilitò la cultura fiorentina in epoca laurenziana, ebbe un preciso rapporto con il cibo....

Posted on 15th Giugno 2020 by Franco Banchi

Cibo e Arte

Il canto del pane: quando anche la letteratura profuma di buono

Abbiamo trascorso la quarantena con le mani in pasta e ci siamo fatti una cultura tra lieviti e farine. Vogliamo ora fare un piccolo viaggio per scoprire il “profumo di buono”...

Posted on 15th Giugno 2020 by Ilaria Persello

View Latest Posts
Logo
Cibo e Giovani

A TAVOLA CON IL CIELO


dichecibo6?
A TAVOLA CON IL CIELO
Posted on 22nd Marzo 2021 by dichecibo6?
  • Italiano
  • Inglese

4 A Liceo scientifico (astronomico) – Gobetti-Volta, Bagno a Ripoli (Firenze)*

L’universo che ruota intorno al cibo ed ai conviti rinascimentali ha sempre avuto un legame con la volta celeste. Sia nelle tavole più raffinate che in quelle delle feste popolari il riferimento a ciò che si muove negli spazi superiori è costante. Com’è ricorrente l’intreccio tra simboli celesti e coreografie conviviali nelle opere di ingegneria del genio leonardesco.

I CONVITI MITOLOGICO-ASTROLOGICI DEI POTENTI

Tra l’Umanesimo e il Rinascimento il banchetto assume un ruolo fondamentale a livello sociale e culturale, legandosi infatti alla tradizione ad alcune conoscenze specifiche di questo periodo, come l’astronomia e l’astrologia, con particolare riferimento alla tavola dei “potenti” e delle persone più raffinate.

Tali tradizioni gastronomiche affondarono le proprie radici nei trattati di fine Trecento, che portarono ad una più evoluta concezione del banchetto. Alla base di questo evento, infatti, si creò una vera e propria forma d’arte e materia di studio, che resero il convito simile alla realizzazione di un’opera teatrale con il principale scopo di intrattenere attraverso numerosi spettacoli.

Furono numerosi i testi emanati in relazione alla corretta socialità che si vive anche a tavola, tra questi spiccò in particolare il celeberrimo trattato Galateo, ovvero de’ costumi, un breve scritto del 1558 di Giovanni Della Casa, a dimostrazione che, a tavola, la forma conta quanto la sostanza.

Dai presupposti medievali, per cui in cucina era necessaria, secondo il calendario liturgico, l’alternanza di giorni “di magro” e “di grasso”, quella rinascimentale manifestò quel sentimento di rinascita tipico di quest’epoca, seguendo i nuovi impulsi,  a volte filosofici e scientifici, altre magici.

Fra le altre cose, fu fondamentale la convinzione della stretta analogia tra il mondo celeste, naturale e quello dell’uomo, creati  tutti da Dio secondo una gerarchia verticale stabilita. La natura quindi, divisa nei quattro elementi terra, acqua, aria fuoco, seguiva un ordine ascendente per cui ogni animale era più nobile di quello collocato sotto di lui e meno nobile di quello  al di sopra.

In questo periodo si formò una vera e propria scienza del cibo, la cosiddetta “gastronomia”. Di conseguenza anche la figura del cuoco si modificò, infatti egli iniziò ad assumere il dovere di rendere gli alimenti la principale fonte di salute, sia fisica che spirituale, per l’essere umano. Ad esempio fin dal Medioevo era consigliato nutrirsi a seconda del proprio umore, seguendo la concezione medievale delle 4 bili umane. In pratica, un po’ cuoco ed un pizzico taumaturgo.

Come già accennato, si formò anche una sinergia tra l’arte culinaria e l’astrologia, come certifica il convivio nuziale tra Costanzo Sforza e Camilla D’Aragona, svoltosi il 28 Maggio del 1475.

In questa celebrazione, infatti, venne esibito un allestimento costituito da una complessa coreografia mitologica-astrologica. Il soffitto della sala principale era coperto da panni turchini decorati con motivi rappresentanti i segni dello zodiaco, le costellazioni e i 5 pianeti. Al centro di questi panneggi si trovavano il Sole, la Luna e una porta del Paradiso, che si apriva per far scendere alternativamente i due astri.

Intorno ai 3 elementi principali, furono realizzate delle stelle di diverse dimensioni attraverso l’uso di circa 2500 specchi.

L’area del banchetto fu suddivisa in due parti: la prima, sottoposta all’influsso del Sole, che controllava le vivande calde; la seconda a quello della Luna, che era rappresentato da piatti freddi. A loro volta queste parti erano divise in altre 6 sezioni, che rappresentavano i 12 segni zodiacali e quindi le loro sfere di influenza.

Inoltre le vivande calde della prima portata furono accompagnate da un enorme composizione di parmigiano rappresentante la sagoma del Sole e del Dio Apollo.

FESTE DI POPOLO E DI CIBO CON LO SGUARDO VERSO L’ALTO

Un particolare esempio di collegamento tra il cielo e la tavola popolare sono le feste fiorentine, molte delle quali sono ancora celebrate nei vari luoghi all’aperto della città, che erano e sono sempre molto partecipate. Queste feste affondano le loro radici nella cultura popolare e sono sempre collegate alle tradizioni religiose della città.

La prima di queste feste storiche guarda al cielo per il suo aspetto religioso ed è datata 25 marzo: il Capodanno Fiorentino. Nell’occasione si festeggiava “l’Annunciazione di Maria” nella chiesa della Santissima Annunziata, mentre sulla Piazza si svolgeva la fiera, detta appunto dell’Annunziata, dove si consumavano duri di menta, nocciole, brigidini e, anche, i “panini col ramerino”, detti anche “benedetti”, dato che venivano portati in chiesa per ricevere la benedizione. Il “Pan di ramerino” è un tipo di pane dolce con l’aggiunta del ramerino, o rosmarino, una spezia profumata, che cresce spontaneamente nelle zone litoranee dell’area mediterranea. Esso veniva venduto davanti agli ingressi delle chiese da venditori ambulanti ed è proprio grazie a questa usanza, che questo “dolce”, se così possiamo definirlo, si è diffuso per tutta la Toscana.

In Giugno Firenze festeggia San Giovanni, celebrato il 24 del mese. Era la festa popolare cittadina per eccellenza, in cui era più forte il legame astronomico tra terra e cielo. Infatti la data coincide con il solstizio d’estate e già nell’antichità veniva festeggiata sia nel mondo celtico, che nella paganità greco-romana. Nella tradizione popolare, coincideva con la festa del raccolto e della trebbiatura, mentre nella cultura cristiana il riferimento era a San Giovanni Battista, che con il battesimo di Gesù indicava il legame indissolubile tra Dio e l’uomo. A Firenze la festa del Patrono, cominciava la vigilia, il 23 Giugno, quando, si correva il Palio dei Cocchi in Piazza di Santa Maria Novella. Alla fine di questo la folla si recava a vedere la luminaria del Cupolone e del Campanile, nonché i fuochi d’artificio inizialmente sparati sulla Torre d’Arnolfo di Palazzo Vecchio.

In questa notte, visto che, a livello astronomico, il sole è nel punto più lontano, e visto che si celebra una precisa interazione tra cielo e terra, si ritiene che alcuni prodotti della terra e della natura svolgano una funzione taumaturgica, come le erbe che “conferiscono poteri magici”, poiché benedette dalla rugiada. Una volta lasciate ad essiccare al sole sono in grado di scacciare i demoni. Conosciutissima e molto ricercata l’acqua detta “Acqua di San Giovanni”, una mistura miracolosa che si diceva prevenisse ogni genere di malattia, la cui funzione principale era quella di potenziare gli effetti di altre note erbe medicinali.

La mattina del 24 si svolgeva il rito degli Omaggi come consegna dei Ceri al bel San Giovanni da parte dei Comuni del Contado e del Dominio fiorentino. Nell’occasione, ancor prima del Trecento, sfilavano diversi carri detti “torri” o “ceri”, costruiti in legname da abili artigiani, decorati con intagli e figure sbalzate e, quasi sempre, terminanti a tronco di piramide. Il popolo faceva poi ritorno a casa celebrando nozze con gran conviti, pifferi, canti e balli. Invece, le autorità fiorentine, alla presenza di ambasciatori, ecclesiastici, cavalieri, passavano al convito ufficiale. Il banchetto era largamente a base di pesce: 36 storioni, lamprede, molto pesce d’Arno e di mare. I festeggiamenti in onore di San Giovanni, Patrono di Firenze, erano i più importanti di tutto l’anno.

In estate, più precisamente il 10 Agosto, si svolgeva invece la festa di San Lorenzo, nell’omonimo quartiere fiorentino; come tutti sanno in questo periodo è possibile osservare moltitudini di stelle cadenti, dovute ad uno sciame di meteore, le Perseidi, che la terra attraversa solo in questo periodo durante la sua rivoluzione intorno al sole. I religiosi dell’omonima chiesa distribuivano cibo ai poveri, tra cui la famosa “porrea” o torta di porri. Inoltre, come segno preciso di festa, si cucinava anche la carbonata, carne alla brace ben condita, anche con agrumi, che aveva come contorno proprio la suddetta pietanza. Inoltre, nella piazza antistante la chiesa, si svolgeva la grande mostra dei fornai e dei pastai, con banchi ricolmi di tutti i tipi di pane e di pasta; da qui la tradizione fiorentina di mangiare per tale data le lasagne ben condite. Questi esempi delle feste fiorentine dimostrano che il rapporto tra il cielo e la tavola non riguarda soltanto uomini potenti, ricchi e geni della cultura, ma coinvolge pienamente anche le classi inferiori a metà tra tradizione religiosa e cultura popolare.

LEONARDO E QUEL “PARADISO” DI BANCHETTO

Il cibo nel Rinascimento era tanto importante da rappresentare un interesse anche per uomini colti ed eclettici  come Leonardo Da Vinci. Il nostro genio non spazia solo in ambito artistico o scientifico ma anche per le sue incursioni in cucina. Sia per motivi familiari che legati alla sua esperienza fiorentina Leonardo fin da giovane ha a che fare con cucine e locande.

Egli afferma che “la vita dell’uomo è fatta delle cose mangiate”, per questo il suo studio culinario non è solo accessorio ma parte integrante della sua visione del Rinascimento. Emerge quindi una visione incentrata sull’armonia e sulla cura dell’estetica. Importante è anche il ruolo del Leonardo inventore che idea utensili molto interessanti (alcuni ancora oggi usati). Dai più piccoli, come ad esempio schiaccianoci meccanico, affetta uovo a vento, scaldavivande, macchina per fare gli spaghetti, forchetta a tre rebbi, tritatutto per agli e carne, macina pepe; a quelli più complessi ed ingombranti, fra cui apparecchi per automatizzare la cottura dell’arrosto e affettare il prosciutto, proto-frullatori enormi girati da un uomo in piedi. Le più curiose erano molto probabilmente un cavatappi per mancini ed una macchina per eliminare le rane dai barili di acqua presenti in cucina.

Nel Rinascimento erano frequenti banchetti a tema astronomico. Il 13 gennaio 1490, venne rappresentata, alla Corte degli Sforza, la prima opera teatrale di cui si sappia con la scenografia di Leonardo da Vinci.

La rappresentazione teatrale collegata al prestigioso convito inizia a mezzanotte e mezza (orario scelto come propizio dall’Astronomo di Corte), al termine delle ambascerie terrene; dopo la caduta di un primo sipario di raso, con un controluce e le figure velate, un angelo viene ad annunciare la rappresentazione.

Il Paradiso era fatto a forma di semiuovo, tutto d’oro all’ interno, con molte luci che davano l’impressione delle stelle e con delle nicchie o alloggiamenti dove stavano gli attori, vestiti secondo la tradizione classica, che rappresentavano i sette pianeti, posizionati a seconda del loro grado. Sulla parte superiore dell’ uovo erano posizionati dodici tondi di vetro decorati con i dodici segni zodiacali e con dei lumi dentro. Il tutto era accompagnato da suoni e canti soavi. La cucina nel Rinascimento quindi non muove solo sapori e odori ma soprattutto la creatività umana. Inoltre è anche un modo per avvicinare il cielo a tavola tramite banchetti e feste, che coinvolgono uno spaccato completo della società del tempo.

*Redattrici e redattori: Aurora Caruso, Marco Curradi, Giulia Del Rio, Filippo Di Stefano, Gabriele Galli, Elisabetta Guzzinati, Bianca Innocenti, Veronica Rocchini, Lorenzo Spiccia.

Il team della 4A Liceo Gobetti -Volta

Le studentesse e gli studenti che hanno redatto l’articolo A tavola con il Cielo frequentano la 4A del Liceo scientifico Gobetti – Volta di Bagno a Ripoli. Fin dalla prima, fanno parte di un progetto, che ha pochi altri esempi in tutto il territorio nazionale. Il corso che frequentano ha una “curvatura” astronomica, che, in collaborazione con l’Istituto di Astrofisica di Arcetri (Firenze), permette loro di approfondire ed acquisire competenze in uno degli ambiti più affascinanti della cultura contemporanea. L’articolo incrocia le loro competenze umanistiche con quelle più strettamente legate alla storia del cielo. Attraverso un confronto con il Direttore di questa testata, focalizzando l’attenzione sul Rinascimento, hanno sviluppato un interessante percorso di studio ed analisi tra il cibo, le tradizioni conviviali, le feste e la simbologia celeste, astrologica ed astronomica.

Il team della 4A Liceo Gobetti -Volta: Aurora Caruso, Marco Curradi, Giulia Del Rio, Filippo Di Stefano, Gabriele Galli, Elisabetta Guzzinati, Bianca Innocenti, Veronica Rocchini. Lorenzo Spiccia.

dichecibo6?
  • Share Article:
  • Twitter
  • Facebook
  • Pinterest
  • LinkedIn
  • Reddit

Related Articles

Cibo e Giovani

DICHECIBO6? A sorpresa i giovani scelgono qualità e cultura

L’avventura del nostro periodico inizia dai giovani con una missione annunciata come pericolosa. In una mattina di quasi primavera abbiamo conversato a lungo con le ragazze ed i...

Posted on 1st Maggio 2019 by Franco Banchi
Cibo e Giovani

Fondazione Edmund Mach di San Michele all’Adige (TN)

Alla scoperta delle attività di istruzione e formazione della Fondazione Edmund Mach di San Michele all’Adige (TN). Un’eccellenza nel settore agricolo, alimentare e ambientale. La...

Posted on 2nd Agosto 2021 by Nicoletta Arbusti
This website uses cookies to improve your experience. We'll assume you're ok with this, but you can opt-out if you wish.AcceptReject Read More
Cookies Policy

Privacy Overview

This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may affect your browsing experience.
Necessary
Sempre abilitato
Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. This category only includes cookies that ensures basic functionalities and security features of the website. These cookies do not store any personal information.
Non-necessary
Any cookies that may not be particularly necessary for the website to function and is used specifically to collect user personal data via analytics, ads, other embedded contents are termed as non-necessary cookies. It is mandatory to procure user consent prior to running these cookies on your website.
ACCETTA E SALVA
  • Italiano
  • English