Le tecnologie aerospaziali a supporto dell’Agricoltura 4.0


Le tecnologie aerospaziali a supporto...

Tecnologie provenienti dal settore aerospaziale per rendere la produzione di cibo più sostenibile e migliorare la qualità di ciò che portiamo sulle nostre tavole. Possono sembrare mondi lontani, eppure cibo e tecnologie aerospaziali sono strettamente correlati in quanto qualsiasi tecnologia, per quanto complessa, con il passare del tempo diventa sempre più accessibile in termini di costo, campi applicativi e modalità di utilizzo, scoprendosi preziosa in settori inizialmente neanche ipotizzati. Poiché tra le sfide maggiori che ci attendono nei prossimi anni figurano il cambiamento climatico e l’accesso al cibo, le tecnologie aerospaziali si scoprono un valido alleato. In particolare, le nuove tecnologie stanno cambiando profondamente l’agricoltura poiché, lontano dalla variabilità che ne ha fatto “per natura” un mestiere duro e poco redditizio, quello che va sotto il nome di Agricoltura 4.0 o digital farming promette e permette un’agricoltura di precisione in tempo reale, metro quadro per metro quadro, pianta per pianta. Tale tipologia di agricoltura si basa sulla messa a punto di strategie di gestione specifiche per massimizzare qualità e rendimento, riducendo gli eventuali impatti ambientali dovuti all’eccessivo uso di fertilizzanti o pesticidi, nonché supporto nelle decisioni per le attività di irrigazione e fornitura di mappe di prescrizione per semina e concimazione. Oltre all’aumento dell’automazione, richiede tecniche di posizionamento e misura efficaci con capacità di mappatura a livello del singolo appezzamento, di parametri biofisici rappresentativi dello status della piantagione per cui si stanno diffondendo sempre più tecnologie di monitoraggio estensivo basate sulla rilevazione remota. Tali modalità di osservazione producono una grande quantità di dati che, solo adeguatamente processati, diventano informazioni utili al processo decisionale. In sintesi, l’agricoltura di precisione consente di applicare il trattamento giusto, nel luogo giusto e al momento giusto. 

A dimostrazione di quanto il binomio tecnologia aerospaziale-agricoltura sia una cosa seria, è scesa in campo anche la NASA, l’Agenzia spaziale americana: oggi i trattori a guida autonoma coltivano la maggior parte dei campi statunitensi anche grazie ai perfezionamenti che questa Agenzia ha applicato al sistema GPS, in uso ai trattori americani già dagli anni Novanta del secolo scorso. Inoltre, grazie ad un vasto uso di sensori satellitari, la NASA permette ai coltivatori di comprendere la quantità di acqua necessaria per irrigare i campi grazie a dei sensori posti sulle piante che ne raccolgono gli impulsi elettrici trasmessi, nonché fare delle previsioni per i raccolti.

Anche le Nazioni Unite, all’interno dell’Office For Outer Space Affairs, promuovo numerose iniziative relativamente alla ricerca e lo sviluppo agricolo, il monitoraggio di temi quali biodiversità, desertificazione, siccità, alluvioni, irrigazioni ed uso delle acque, mappatura dell’uso della terra e produzione agricola. 

Iniziative in tal senso non mancano neanche in Europa, dato che nel 2021 la Commissione Europea ha lanciato il programma European Innovation Partnership for Agricultural productivity and Sustainability (EIP-AGRI), al fine di contribuire a garantire una fornitura costante di alimenti, mangimi e biomateriali e alla gestione sostenibile delle risorse naturali essenziali da cui dipendono l’agricoltura e la silvicoltura. Tra le iniziative di maggiore importanza messe in atto a livello europeo figura Copernius, programma di osservazione della Terra dedicato a monitorare il Pianeta e il suo ambiente che utilizza enormi quantità di dati globali provenienti da satelliti e sistemi di misurazione terrestri, aerei e marittimi per fornire informazioni che aiutino i prestatori di servizi, le autorità pubbliche e altre organizzazioni internazionali a migliorare la qualità della vita dei cittadini europei. In particolare, il programma è servito da una serie di satelliti, chiamati Sentinel, che sono adoperati per monitorare l’utilizzo, la gestione e i cambiamenti del territorio, l’impermeabilizzazione del suolo, l’agricoltura, la silvicoltura, i disastri naturali – tra cui inondazioni, incendi boschivi, frane ed erosione – nonché per l’assistenza durante le missioni di aiuto umanitario.

Tra i vari programmi internazionali ne esiste anche uno tutto italiano, Nicolaus – Networked Intelligent Computing with Observation sateLlites for precision Agriculture Unified Sensing –, che rientra nel programma aerospazio ed è stato finanziato da Sardegna Ricerche con fondi POR FESR 2014-2020 (Programma operativo del Fondo europeo di sviluppo regionale), al fine di realizzare una piattaforma capace di far fruttare i big data nelle campagne sarde. I dati opportunamente elaborati restituiscono informazioni quali fertilità del suolo, vigore della coltura, quantità di clorofilla, stress idrico, presenza di acqua o di sostanze inquinanti in un campo. Tali informazioni, inoltre, vengono integrate con quelle che arrivano da una serie di sensori installati tra i filari e da precise mappe meteorologiche, al fine di poter programmare lavorazioni agricole su misura. Analizzando nel dettaglio le necessità di un appezzamento sarà possibile, ad esempio, limitare irrigazione e fertilizzanti alle sole porzioni di terreno che ne hanno realmente bisogno, riducendo l’uso di acqua e di trattamenti a beneficio sia delle coltivazioni che dell’ambiente. 

Alla luce di quanto appena visto, nonostante cibo e settore aerospaziale possano sembrare mondi lontani e difficilmente conciliabili, le ricadute di queste tecnologie e del digitale nel campo del food sono molto rilevanti. Queste, infatti, si candidano ad occupare un ruolo sempre più importante anche a causa dei cambiamenti climatici in corso e di una maggiore richiesta di sostenibilità ambientale. Il tutto, a forte riconferma che è possibile, nonché necessario, innovare anche i settori che sembrano più fortemente legati al passato.  

1 L’azienda agricola del futuro come un’impresa aerospaziale29 ottobre 2021https://www.myfruit.it/mytech/2021/10/lazienda-agricola-del-futuro-come-unimpresa-aerospaziale.html

2 Tecnologie aerospaziali integrate a supporto dell’agricoltura di precisione, Ente per le nuove tecnologie, l’energia e l’ambiente (ENEA) 2015, https://www.enea.it/it/seguici/pubblicazioni/pdf-eai/speciale-eneaxexpo/tecnologie-aerospaziali-integrate.pdf 

3 NASA is Everywhere: Farming Tech with Roots in Space, February 12th, 2019, https://www.nasa.gov/directorates/spacetech/spinoff/feature/NASA_is_Everywhere 

4 Space for Agriculture Development and Food Security, United Nations Office For Outer Space Affairs, https://www.unoosa.org/res/oosadoc/data/documents/2016/stspace/stspace69_0_html/st_space_69E.pdf?msclkid=c9a53661a7ab11ec899263c44b37a743 

5 How Can Space Make a Difference for the Agriculture Sector, pag. 4 http://www.nereus-regions.ovh/wp-content/uploads/2017/11/Copernicus-WG_How-can-Space-Make-a-Difference-for-Agriculture.pdf?msclkid=a7949949a7aa11eca7fe2b1306f67f16 

6 Copernicushttps://www.copernicus.eu/it/informazioni-su-copernicus/copernicus-breve

7 Sardegna Ricerche, 1 mln per l’agricoltura di precisione, 13 novembre 2021https://www.ansa.it/sardegna/notizie/2021/11/13/sardegna-ricerche-1-mln-per-lagricoltura-di-precisione_3e1e0d47-d022-458c-94be-5308a623dd6b.html

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